

In tempo di stasi sociale: attivare
In tempo di germinazione: inventare nuove forme fertili
In tempo di rivoluzione: estendere le possibilità della pace e della libertà
In tempo di violenza: fare pace
In tempo di disperazione: dare speranza
In tempo di silenzio: cantare–Judith Malina, “L’opera del teatro anarchico”
Una Splendida Rivolta, Cassetta degli attrezzi per la rivoluzione è la traduzione italiana di Beautiful Trouble, A toolbox for revolution. Il testo presenta le tattiche di base, i principi e i concetti teorici che guidano l’attivismo creativo, fornendo strumenti analitici ai changemakers, gli agenti del cambiamento, per imparare dai propri successi ed insuccessi. Nei moduli che seguono, mappiamo il dna di questi metodi ibridi di arte/azione, prendiamo in esame i principi di progettazione che li rendono validi ed i concetti teorici che li informano, e poi mostriamo come tutti questi elementi funzionano insieme in una serie di istruttivi casi di studio.
L’attivismo creativo non offre soluzioni a misura unica, e nemmeno noi. Una Splendida Rivolta è meno un libro di ricette e più un pattern language[ 1 ] , che cerca di non dettare rigorose linee di azione ma offre invece una matrice di moduli flessibili interconnessi che i praticanti possono prendere e scegliere, applicandoli in modi unici che variano a seconda della situazione da affrontare.
Il materiale è organizzato in cinque diverse categorie di contenuti: 1) tattiche, forme specifiche di azione creativa, come un flashmob o un’occupazione; 2) principi, riflessioni sperimentate che possono guidare o informare la progettazione di azioni creative; 3) teorie, concetti e idee di grandi dimensioni che ci aiutano a capire come funziona il mondo e come possiamo cambiarlo; 4) casi di studio, storie specifiche di azioni creative avvenute nel passato, efficaci e istruttive, utili per illustrare come principi, tattiche e teorie possono essere applicate con successo nella pratica; 5) praticanti, brevi profili di alcune persone e gruppi che ci ispirano a essere migliori changemakers.
Ognuno di questi moduli è collegato a moduli correlati, creando un nesso di concetti chiave che potrebbero, in teoria, espandersi all’infinito. Quando la forma di questo libro prese piede e il numero delle organizzazioni partecipanti e degli scrittori contribuenti crebbe, quello che cominciò come un libro sull’attivismo da pranksters si espanse gradualmente fino a diventare un manuale di azione diretta simile a quelli di Greenpeace e da lì crebbe ulteriormente per affrontare i problemi dell’organizzazione di massa e della pedagogia pratica emancipatoria.
Mentre abbiamo cercato di creare una rete il più ampia possibile, coinvolgendo oltre settanta esperti artisti-attivisti e dieci organizzazioni di base per distillare la loro saggezza, siamo dolorosamente consapevoli dei limiti geografici, tematici e culturali della collezione di moduli che abbiamo realizzato. Abbiamo incluso nel testo dei modelli in bianco per ogni tipo di contenuto e la capacità di inviare o suggerire moduli sul sito web, nella speranza che i lettori siano ispirati a identificare e integrare alcune di queste lacune.
Incoraggiamo i lettori ad esplorare il nostro sito web, beautifultrouble.org, che è più di un’appendice del libro in quanto in realtà rappresenta forse l’espressione più completa del progetto. In una forma facilmente navigabile, il sito web include tutto il contenuto del libro e materiale che, a causa di vincoli di spazio e tempo, non è stato possibile includere nella edizione cartacea.
Con la partecipazione dei lettori, il corpo di modelli che costituiscono Una Splendida Rivolta potrebbe continuare ad evolversi ed espandersi, attirando nuovi contributori e tenendosi al passo con i movimenti sociali emergenti e le loro innovazioni tattiche.
Milioni di persone in tutto il mondo si sono svegliate non solo per la necessità di agire per invertire l’inasprimento della disuguaglianza e della devastazione ecologica, ma anche per il nostro potere creativo. Hai nelle tue mani un distillato di idee raccolte da coloro che sono in prima linea nell’attivismo creativo. Ma queste idee non sono nulla finché non vengono messe in atto. Non vediamo l’ora di vedere cosa farai con loro.
[1] Il creatore del concetto di pattern language, l’architetto Christopher Alexander, introduce così il concetto: “… gli elementi di questo linguaggio sono entità chiamate modelli.Ogni schema descrive un problema che si verifica più e più volte nel nostro ambiente e quindi descrive il nucleo della soluzione a tale problema, in modo tale che è possibile utilizzare questa soluzione un milione di volte, senza mai farlo nello stesso modo due volte “Alexander ha introdotto per la prima volta il concetto di pattern language nel suo libro del 1977 A Pattern Language: Towns, Buildings, Construction, in cui ha cercato di sviluppare” una rete di pattern che si richiamano l’un l’altro “fornendo ciascuno” una soluzione perenne a un ricorrente problema all’interno di un contesto edilizio. “Da allora sono stati sviluppati pattern languages per altri campi come l’informatica, i media e le comunicazioni e il lavoro di gruppo. Sebbene non seguiamo la forma esplicita di un pattern language qui, siamo stati ispirati dal suo formato di interconnessione modulare, dalla sua struttura organicamente espandibile e dalla natura democratica della forma, che fornisce strumenti per adattarsi alle proprie circostanze uniche.

