Sebbene l’Esercito di liberazione nazionale zapatista (EZLN) abbia avuto inizio come, e per molti aspetti rimane, una rivolta armata contro lo stato messicano, l’EZLN incornicia i suoi obiettivi e le sue azioni in termini politici, piuttosto che militari. L’anti-leader del movimento, Subcomandante Marcos scrisse: “In una guerra, la cosa decisiva non è lo scontro militare ma la politica in gioco nello scontro. Non siamo andati in guerra per uccidere o essere uccisi. Siamo andati in guerra per essere ascoltati.”. La prolifica scrittura di Marcos, insieme ai continui sforzi di sensibilizzazione del movimento ed alle esperte campagne mediatiche, hanno ispirato i radicali di tutto il mondo a chiedere autonomia ed insorgere contro i loro governi e i padroni delle corporations.
Sources
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