Greenpeace è la più grande ONG ambientale al mondo e la più visibile pubblicamente. Oggi ha sede ad Amsterdam e lavora in quarantacinque paesi, ma è iniziata da un gruppo di attivisti di Vancouver che navigavano verso l’isola di Amchitka nel 1971 per protestare contro i test nucleari. Il segno distintivo di Greenpeace è una combinazione di azione dirompente e “testimonianza”, meglio evidenziata dalla loro flotta di tre navi oceaniche utilizzate per interrompere e documentare tutto, dall’estrazione del carbone allo scarico di petrolio nell’Artico. Sono anche bravi in tribunale. Un esempio sorprendente è il caso Kingsnorth del 2008, in cui sei attivisti di Greenpeace sono stati arrestati per aver dipinto “Gordon” – il cognome dell’allora primo ministro Gordon Brown – sul fumaiolo di una centrale a carbone prima di tentare di chiudere l’impianto. La difesa sostenne che la sospensione delle emissioni di Kingsnorth avrebbe infine protetto la proprietà altrove nel mondo, e in un’applicazione senza precedenti della difesa della “scusa legittima”, i sei furono assolti. La politica di Greenpeace di rifiutare le donazioni da parte di corporations e governi è ben pubblicizzata e si sostiene principalmente attraverso contributi individuali sollecitati online e dai suoi team di strada.
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