Contributo di Zack Malitz
In sintesi
Non c’è nulla di naturale o inevitabile riguardo al denaro, al debito, ai diritti di proprietà o ai mercati; si tratta di sistemi simbolici che derivano la loro efficacia dalla credenza collettiva. Gli attivisti dovrebbero stimolare una speranza radicale denunciando la mutevolezza di queste relazioni sociali.
Origini:
Karl Marx
Il feticismo delle merci è la convinzione collettiva che sia naturale e inevitabile misurare il valore delle cose utili con il denaro. Marx coniò il termine per deridere gli economisti politici che credevano che studiare attentamente i sistemi economici alla fine avrebbe prodotto un insieme di leggi naturali paragonabili a quelle riscontrate in fisica o in chimica.
In un deplorevole sfogo razzista nel Capitale, Marx paragonò gli economisti politici del suo tempo ai “primitivi” che attribuivano poteri magici agli oggetti comuni: pietre, sculture in legno, armi o, nel caso degli economisti, moneta fisica. Le loro teorie, scriveva Marx, equivalevano a poco più della credenza superstiziosa che gli spiriti animali si nascondessero nelle merci e spostassero i mercati per magia.
Marx era convinto che la maggior parte degli economisti a malapena grattasse la superficie della realtà economica, perché erano affascinati dal suo elaborato simbolismo: denaro, debito, diritti di proprietà, prezzi e, ai nostri giorni, metodi sempre più complicati per il calcolo del rischio. Per Marx, le importanti verità dell’economia si trovavano nel processo di produzione nudo e crudo, nei luoghi in cui le persone lavoravano e vivevano. Dalle macchine ruggenti della fabbrica ai tuguri infestati dai ratti del proletariato urbano, dal crollo della vita sociale rurale alla distribuzione effettiva delle risorse naturali, gli aspetti più importanti della società capitalistica erano tutti riconducibili al dominio politico di una piccola classe di proprietari. Ciò che contava davvero nell’economia, secondo Marx, era che la classe dirigente poteva fare affidamento sulle sue forze militari e di polizia per risolvere i conflitti sulla proprietà con la violenza.
Il punto di Marx è ancora rilevante. Alla metà del ventesimo secolo, l’economia ortodossa era diventata una disciplina fortemente quantitativa, orgogliosa della sua presunta obiettività scientifica. Al cuore dell’economia moderna c’è il desiderio di escogitare modelli in grado di fare previsioni accurate sulla realtà economica. Di conseguenza, gli economisti stanno ancora analizzando il mercato delle merci e lo stanno studiando al microscopio per discernerne i segreti. Tendenzialmente sono scettici nei confronti del processo decisionale collettivo, e favorevolmente disposti verso i mercati, perché attribuiscono erroneamente l’autorità al denaro e ai mercati. In pratica, credono che il commercio sia mosso da forze misteriose, siano esse leggi naturali o spiriti animali, che gli umani semplicemente non possono controllare.
La sfida per chiunque voglia cambiare radicalmente il mondo è dissipare l’aura magica del mercato e il mito che accompagna l’impotenza umana. I mercati non hanno potere o autorità, le persone sì. Pensate a cosa succede durante uno sciopero generale rivoluzionario. Le persone si rifiutano di lavorare o eseguire persino rituali sociali di base. Lo stato si dissolve dall’oggi al domani e, per un istante miracoloso, tutto è possibile. Le banche potrebbero essere proprietà pubblica, le strade potrebbero essere pedonali, i quartieri dello shopping potrebbero diventare spazi di deliberazione politica e il governo potrebbe davvero essere per il popolo.
Chiunque affermi che c’è qualcosa di inevitabile nel processo storico non ha studiato l’argomento. L’inizio di una speranza radicale è il riconoscimento che le relazioni sociali sono arbitrarie e mutevoli, e non devono essere mediate attraverso transazioni monetarie.
Further Insights
Related Tactics
Related Principles
Related Theories
- Pillars of support
- The commons
- Capitalism
- Society of the spectacle
- Points of intervention
- Debt revolt
Related Case Studies
- Reclaim the Streets
- Streets into gardens
- Battle in Seattle
- Occupy Wall Street
Related Practitioners
Autore
Zack Malitz, newyorkese, pensa che i combustibili fossili appartengano al sottosuolo.
Immagine
Mescolando i simboli religiosi e culturali associati al Natale e al commercialismo, questa immagine sottolinea il feticismo delle merci al centro di come viene celebrata la festa. Fonte immagine: http://mikeduran.com/2008/12/would-jesus-buy-this-dvd/
