Campagna di boicottaggio della Taco Bell

Contributo di Yutaka Dirks

Quando: 2001-2005

Dove: in tutto il Nord America

Per anni, i raccoglitori impiegati nei campi di pomodori in Florida hanno sopportato salari da fame e condizioni di lavoro terribili. Nel 1993 è nata la Coalition of Immokalee Workers (CIW), una piccola organizzazione incentrata sulla comunità locale che chiedeva di mettere fine a tale situazione. Nel 2005 la CIW ha vinto una campagna di boicottaggio contro Taco Bell, una delle più grandi aziende di fast food al mondo, aumentando gli stipendi di quasi il settantacinque per cento e creando un precedente incoraggiante per le organizzazioni di lavoratori agricoli.

Per prima cosa, la coalizione ha sviluppato un elenco di richieste concrete che, se soddisfatte, erano destinate a realizzare la sua idea di giustizia sociale nei campi. Dopodiché, le ha trasformate in “principi per una produzione alimentare etica” mirati a portare benefici tangibili alla propria base, in modo sufficientemente chiaro da consentire ai lavoratori di sapere se la loro campagna aveva avuto successo o meno.

Una volta stabiliti i propri obiettivi, la CIW ha identificato i coltivatori di pomodori come il gruppo dotato del potere di soddisfare le sue richieste e ha combattuto una campagna ben organizzata contro di loro, con tanto di tre interruzioni del lavoro che hanno interessato l’intera comunità e uno sciopero della fame di alto profilo. Con questo è riuscita a ottenere il primo aumento salariale in vent’anni, ma gli stipendi rimanevano comunque sotto la soglia di povertà. Dopo essersi resi conto che loro, da soli, non avevano il potere di costringere i coltivatori a capitolare, i lavoratori hanno deciso di cambiare obiettivo.

La CIW ha quindi identificato le aziende che acquistavano i pomodori coltivati, tra cui Taco Bell, come obiettivi secondari. Il successo di Taco Bell, infatti, a differenza di quello dei coltivatori, è strettamente legato alla sua immagine pubblica. La CIW ha anche identificato potenziali alleati in grado di aiutarla a fare pressione sull’obiettivo, come gli studenti, considerati tra i principali consumatori di Taco Bell. Inoltre, si è alleata con gruppi religiosi orientati alla giustizia sociale.

Nel 2001, la CIW ha lanciato il boicottaggio di Taco Bell, invitando la rinomata catena di fast-food ad assumersi la responsabilità delle violazioni dei diritti umani nella propria catena di fornitura, a migliorare i salari e le condizioni di lavoro concedendo ai lavoratori un aumento di stipendio di un penny per ogni libbra di pomodori raccolta e a comprare solo da coltivatori della Florida che accettassero di perpetrare la politica del penny per libbra tra i propri raccoglitori.

La campagna guidata dalla coalizione di Immokalee ha organizzato cortei in tutto il paese per protestare davanti ai punti vendita Taco Bell; gli studenti hanno avviato petizioni per cacciare la famosa catena dalle aree ristorazione dei campus; religiosi, lavoratori e leader della comunità sono stati contattati perché sostenessero pubblicamente il boicottaggio, diminuendo ulteriormente il numero di sostenitori di Taco Bell; e il quartier generale dell’azienda è stato preso di mira con marce e scioperi della fame pubblici.

Dopo quattro anni di azioni da parte della CIW e dei suoi alleati, Taco Bell ha ceduto. Il boicottaggio ha consentito di ottenere una vittoria senza riserve.  Tutte le richieste sono state soddisfatte, incluso il primo pagamento continuativo diretto ai lavoratori agricoli della storia, con un aumento sostanziale dei salari e un codice di condotta legalmente applicabile. L’accordo ha costituito una palese vittoria per i lavoratori, che hanno lottato per questo contro un obiettivo intransigente, e ha contribuito a portare rinnovata energia al movimento per un’alimentazione equa.

Perché ha funzionato

Il boicottaggio di Taco Bell ha avuto successo perché la Coalition of Immokalee Workers è riuscita a identificare chi era responsabile dei salari bassi e delle pessime condizioni di lavoro, elaborando una strategia mirata all’anello più debole. Le multinazionali fast-food che acquistavano i pomodori provenienti dalla Florida erano ben più vulnerabili degli obiettivi primari, cioè i coltivatori. In definitiva, offrendo a una solida rete di alleati leadership e opportunità di partecipazione attiva, la CIW è riuscita a guadagnare sufficiente influenza da costringere Taco Bell a cedere alle sue richieste.

La strategia chiave in azione

Boicottaggio

Se il boicottaggio di Taco Bell è andato oltre alla semplice richiesta di non acquistare i prodotti della catena, questa tecnica ha comunque costituito il fulcro dell’intera campagna, attingendo a una storia ricca di esempi guidati da persone sfruttate e oppresse, tra cui il boicottaggio degli autobus di Montgomery e il boicottaggio delle uve californiane. Vedendosi ricordare esempi tanto significativi, il pubblico ha compreso facilmente le questioni in gioco e ha capito come offrire il proprio sostegno alla CIW.

Principio chiave in azione

Scegliere saggiamente il proprio obiettivo

Le prime azioni della CIW hanno preso di mira i coltivatori responsabili delle retribuzioni e delle condizioni di lavoro, ma, dopo aver ottenuto il primo aumento salariale nel 1998, è risultato evidente che la coalizione non aveva potere sufficiente per ottenere ulteriori concessioni. Riconoscendo che i coltivatori potevano essere resi più vulnerabili dalle pressioni delle aziende che acquistavano i loro pomodori, la CIW ha realizzato una campagna che ne sfruttava i punti deboli.

Allargare lo spettro dei propri potenziali alleati

La CIW ha messo in piedi una campagna dalla base piuttosto ampia, che ha esposto i consumatori dei prodotti di Taco Bell alla realtà delle condizioni di lavoro dei raccoglitori di pomodori. Inoltre, la coalizione è stata in grado di offrire una guida ai sostenitori che non erano lavoratori agricoli, incoraggiandoli a dedicarsi all’attivismo e dando loro spazio per sviluppare le proprie azioni di pressione su Taco Bell.

Further Insights

Related Tactics

Related Principles

Related Theories

Related Practitioners

Autore

Yutaka Dirks è un organizzatore di comunità e gruppi di affittuari e scrittore che vive a Toronto, Ontario, Canada. Attivo in movimenti contro la povertà e in favore dei diritti dei lavoratori e della solidarietà internazionale, offre supporto legale ai movimenti di giustizia sociale attraverso il Movement Defence Committee del Law Union dell’Ontario. I suoi scritti sono apparsi su riviste come Upping the Anti e Briarpatch Magazine, oltre che su Mystery Magazine di Alfred Hitchcock.

Immagine

Coalition of Immokalee workers rally for justice on a secondary target’s doorstep.

Lascia un commento