Azione diretta

Contributo di Joshua Kahn Russell

“L’azione diretta rivela questioni nascoste” — Industrial Workers of the World

Usi Comuni
Per bloccare o sbloccare qualcosa; per fare pressione su un bersaglio; per re-immaginare cosa è possibile; per intervenire in un sistema; per dare potere alle persone; per difendere qualcosa di buono; per accendere un riflettore su qualcosa di brutto.

L’azione diretta è al centro di tutti i progressi umani. Non vi sembra un’affermazione grandiosa? Sì. Ma è anche meravigliosamente semplice: l’azione diretta significa che adottiamo azioni collettive per cambiare le nostre circostanze, senza consegnare il nostro potere ad un intermediario.

Vediamo esempi di azioni dirette in parabole e storie indigene, nella Bibbia, nella Torah e nel Corano, nel movimento di ogni popolo e nella rivoluzione popolare nella storia moderna. L’azione diretta è spesso praticata da persone che hanno poche risorse, che cercano di liberarsi da un’ingiustizia.

Le persone spesso confondono azione diretta con “essere arrestati”. Sebbene a volte essere arrestati può amplificare il proprio messaggio, o è strategicamente necessario per raggiungere il proprio obiettivo, non è il punto dell’azione diretta. (Nella maggior parte delle lotte di liberazione nel corso della storia, “farsi catturare” è visto come una brutta cosa!)

Allo stesso modo, le persone spesso confondono l’azione diretta con la disobbedienza civile. La disobbedienza civile è una forma specifica di azione diretta che implica violare intenzionalmente una legge perché quella legge è ingiusta, ad esempio rifiutando di pagare le tasse che finanziano una guerra o rifiutando di conformarsi alla legislazione anti-immigrazione. In queste circostanze, infrangere la legge è lo scopo. Con altri tipi di azione diretta possono essere violate delle leggi, ma infrangere la legge non è il punto. Ad esempio, potremmo violare una legge se gettiamo uno striscione da un edificio, ma la violazione è incidentale: non siamo lì per protestare contro quella legge.

Mentre è associata allo scontro, l’azione diretta nella sua essenza riguarda il potere. L’azione diretta intelligente valuta le dinamiche di potenza e trova un modo per spostarle.

Un modo di pensare al potere è che ci sono due tipi di potere: il denaro organizzato e la gente organizzata. Non abbiamo miliardi di dollari per comprare politici e governi, ma con l’azione diretta la gente organizzata spende un denaro diverso: facciamo leva sul rischio. Facciamo leva sulla nostra libertà, sul nostro comfort, sul nostro privilegio o sulla nostra sicurezza.

Come diceva Frederick Douglass, “il potere non concede nulla senza una richiesta”. Malcolm X ha elaborato questo concetto scrivendo, “Il potere non fa mai un passo indietro, se non di fronted un potere maggiore” Invece di delegare ad altri di fare dei cambiamenti per noi attraverso il voto o la pressione, cerchiamo di cambiare direttamente le dinamiche del potere.

Teoria chiave in azione
Logica d’azione

Perché l’azione diretta è un atto fisico, spesso parla in modo più forte e più profondo di qualsiasi cosa tu possa dire o scrivere. Idealmente, dovresti scegliere il tuo obiettivo e progettare la tua azione in modo che l’azione stessa racconti la storia.

Insidie potenziali
L’azione diretta comporta livelli significativi di rischio per tutti i soggetti coinvolti. È fondamentale essere cauti e consapevoli dei rischi che si corrono. Un buon pianificatore di azioni distingue tra i rischi che può (e dovrebbe) minimizzare, e quelli che non può, e spiegherà a tutti i partecipanti le potenziali conseguenze vedere PRINCIPIO: Rischiare, ma con attenzione.

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Autore

Joshua Kahn Russell è un organizzatore e stratega al servizio di movimenti per la giustizia sociale e l’equilibrio ecologico. È coordinatore di azioni, facilitatore e formatore presso la Ruckus Society e ha addestrato migliaia di attivisti. Joshua ha scritto numerosi saggi di strategia di movimento, capitoli di diversi libri e alcuni manuali di organizzazione, più recentemente Organizing Cools the Planet: strumenti e riflessioni per navigare nella crisi climatica, con Hilary Moore (PM Press 2011). Ha contribuito a vincere campagne contro banche, compagnie petrolifere, società di disboscamento e padroni del carbone; ha lavorato con un’ampia varietà di gruppi in una vasta gamma di arene, dai progetti di resilienza locali, alle coalizioni nazionali, ai negoziati sul clima delle Nazioni Unite.

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