Definizione
Le Food Coop rappresentano un modello ibrido che unisce il funzionamento delle cooperative di consumo con il volontariato, inserendosi nel contesto dell’economia di mercato. Questo approccio si oppone ai modelli capitalistici tradizionali, favorendo la partecipazione attiva delle persone in iniziative fondamentali per la comunità, come la promozione di un’alimentazione sana e sostenibile. Le Food Coop hanno il potenziale di generare effetti positivi sia dal punto di vista sociale che ambientale, contribuendo a un cambiamento significativo dello status quo.
Basandosi sull’aggregazione di competenze e persone, le Food Coop favoriscono la “liberazione del tempo” per sviluppare un progetto comune incentrato su un’alimentazione accessibile e sostenibile. Il coinvolgimento attivo dei soci è cruciale per il successo di queste cooperative, che riescono a mobilitare numerosi volontari per realizzare un progetto imprenditoriale collettivo.
Queste organizzazioni impiegano strumenti tipici del Terzo Settore per gestire attività complesse come logistica, marketing e approvvigionamento, ottenendo risultati economici sostenibili nel tempo. Il modello delle Food Coop, che promuove la partecipazione sociale e ridefinisce il rapporto tra volontari e dipendenti, può essere replicato anche in altri settori con contesti simili.
In sintesi, una food coop è un supermercato dove i soci sono anche lavoratori e decisori. Oltre a versare una quota sociale (solitamente tra i 100 e i 150 euro), ogni socio si impegna a lavorare un numero di ore al mese (generalmente 3), ricoprendo ruoli come cassiere, magazziniere o responsabile degli acquisti. Questo modello riduce i costi di gestione e permette di offrire prodotti freschi, locali e a prezzi più bassi rispetto alla grande distribuzione.
Per diventare socio di una food coop, è necessario: Versare una quota sociale (generalmente tra 100 e 150 euro); Impegnarsi a lavorare un numero di ore al mese; Partecipare attivamente alle decisioni e alla gestione del punto vendita.
